LA GRANDE OPERA ITALIANA

LA GRANDE OPERA ITALIANA

Patrimonio Universale dell‘Umanità

GIACOMO PUCCINI

Nel 1° centenario della morte

TOSCA

 

Im Dezember 2023 wurde die „Grande opera italiana“ von der UNESCO zum Weltkulturerbe erklärt. Aus diesem Grund fand am 7. Juni 2024 in der ARENA di VERONA ein Gala-Abend statt, bei dem berühmte Arien und Ausschnitte aus dem umfangreichen Repertoire italienischer Opernkomponisten zur Aufführung gelangten und der vom italienischen Fernsehen übertragen wurde. Auch für das Jahr 2025 ist für den 7. Juni ein ähnlicher Abend – diesmal allerdings in Rom – geplant; die Stadt steht im kommenden Jahr ganz im Zeichen des Jubiläums der Katholischen Kirche.

 Der aus LUCCA in der Toskana stammende Giacomo Puccini verstarb im Jahr 1924; aus diesem Anlass finden in vielen Teilen der Welt besondere Veranstaltungen statt, die sein Leben und Werk zum Thema haben. Das galt selbstverständlich auch für die 70. Ausgabe des PUCCINI – FESTIVAL, das jedes Jahr in TORRE del Lago (südlich von Viareggio), dem Refugium des Künstlers, abgehalten wird, wo sich das Teatro dei QUATTROMILA – eine Freiluftbühne befindet, die 3.200 Personen Platz bietet.  Am Donnerstag, dem 19. September 2024 findet im Stadttheater Klagenfurt die Premiere seiner Oper TOSCA statt.

Das war auch der Grund, weshalb die Dante Alighieri Gesellschaft Klagenfurt den bekannten Opernexperten aus Triest Rino ALESSI zu einem Vortrag eingeladen hat, um den berühmten Komponisten und sein Werk aus italienischer Sicht zu beleuchten.

 

Quinto titolo della produzione di Giacomo Puccini, di cui ricorre nel 2024 il centesimo anniversario della morte, Tosca su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica  può essere considerata, nel catalogo del compositore di Lucca, un unicum. E’, infatti, l’unico titolo pucciniano in cui la vicenda narrata in palcoscenico, rimanda alla grande Storia della città che le fa da cornice, Roma nell’epoca napoleonica. La prima rappresentazione si tenne, non a caso, a Roma, con ottimo esito, al Teatro Costanzi, il quattordici gennaio del 1900.

Siamo negli anni della Repubblica Romana, sorella della Prima Repubblica francese che  comprendeva parte dei territori dello Stato Pontificio occupati dal generale Louis Alexandre Berthier, che aveva invaso Roma, strappandola al dominio tempo-rale di papa Pio VI il dieci febbraio del 1798 e che fu proclamata subito dopo.

L’efferatezza dei fatti che le fanno da cornice si riverbera nell’azione di Tosca che piacque al pubblico ma lasciò disorientata la critica dell’epoca secondo cui Puccini era incorso in un verismo sfrenato. Il musicista di Lucca assistette a una rappresentazione de La Tosca di Sardou all’inizio del 1889 al Teatro dei Filodrammatici di Milano: ne rimase molto colpito, cominciando a pensare di ricavarne un’opera. Ne parlò con l’editore Giulio Ricordi, chiedendo a lui di interessarsi ai diritti per musicarla. Alla fine del 1893 Ricordi ottenne l’autorizzazione, anche se a favore di un altro compositore, Alberto Franchetti.

Luigi Illica preparò l’abbozzo del libretto, che fece approvare da Sardou in presenza di Giulio Ricordi e di Giuseppe Verdi, a Parigi per la prima francese di Otello. Dopo pochi mesi Franchetti rinunciò, e Ricordi nel 1895 commissionò l’opera a Puccini. Tosca è considerata l’opera più drammatica di Puccini, ricca com’è di colpi di scena. Il discorso musicale si evolve in modo altrettanto rapido, caratterizzato da incisi tematici brevi e taglienti.

La vena melodica di Puccini ha modo di emergere nei duetti tra Tosca e Mario, nonché nelle tre celebri romanze, una per atto (Recondita armoniaVissi d’arteE lucevan le stelle), che rallentano in direzione lirica la concitazione della vicenda.

Rino ALESSI

 

Vortrag in ITALIENISCHER SPRACHE

LA GRANDE OPERA ITALIANA – PUCCINI – TOSCA

Dienstag, 17. September 2024 um 19 Uhr im

MUSIL-HAUS, Bahnhofstraße 50/I