IL MOLISE – una regione da scoprire
In der letzten Veranstaltung der Dante Alighieri Gesellschaft Klagenfurt vor den Sommerferien stellte Maria Cristina DI PLACIDO ihre Heimatregion – IL MOLISE – vor: das sehr zahlreich erschienene Publikum konnte den Ausführungen in ITALIENISCHER Sprache gut folgen, weil die Referentin langsam und sehr deutlich sprach und ihre Ausführungen mit Bildern und Texten untermalte.
Sie führte uns von den Anfängen in der Steinzeit über die wichtigen Einflüsse der Römer, der Langobarden und der Normannen, die alle hier ihre Spuren hinterlassen haben, bis zur Herrschaft Friedrich II von Hohenstaufen, der der Region nicht nur den Namen gab, sondern auch erste Grenzen zog. Sie berichtete ferner von den zahlreichen – teilweisen sehr schweren Erdbeben – die die Region immer wieder erschütterten und von den schrecklichen Kämpfen im 2. Weltkrieg. Am 10. September 1943 bombardierten die Anglo-Amerikaner vor allem die Gegend um Isernia; unter der Bevölkerung waren viele Opfer zu beklagen.
Die Region Molise ist mit einer Oberfläche von 4.438 km2 und einer Einwohnerzahl von rund 300.000 nicht die kleinste Provinz, aber die jüngste, denn bis 1963 bildete sie mit den Abruzzi eine Region, die in zwei Provinzen unterteilt ist: CAMPOBASSO (Landeshauptstadt) und ISERNIA.
CAMPOBASSO ist mit rund 47.000 Einwohnern die „Città dei misteri“ – benannt nach den Umzügen/Prozessionen, die hier zu Fronleichnam stattfinden. Menschengruppen stellen biblische Geschichten – Misteri – nach, die auf Tragen festgemacht wurden und von Menschen auf Schultern getragen werden. Heute werden diese Darstellungen meist von Künstlern entworfen: von den ursprünglich 24 sind nach einem furchtbaren Erdbeben (1805) nur noch 13 übrig geblieben. – Die Bevölkerung nimmt (auch wenn nicht gläubig) großen Anteil an diesen Umzügen.
Zum 31. Mai sind die Straßen der Stadt mit Blumen übersät: INFIORATA zur Madonna dei Monti.
In ISERNIA (20.000 EW) – erinnert der Hauptplatz an Papst COELESTIN V, der erste Papst, der nach nur wenigen Monaten im Amt, von diesem zurücktrat. Hier befindet sich auch der Brunnen – FONTANA FRATERNA mit den 2 Delfine an der Hauptwand, dem Symbol von Isernia. Bedeutend ist die Karfreitagsprozession der INCAPPUCCIATI: Die Menschen, die daran teilnehmen, sind zum Zeichen der BUSSE, nicht nur vollkommen verhüllt, viele von ihnen gehen barfuß, außerdem tragen sie auch ein Kreuz auf den Schultern. Berühmt ist die Stadt ferner für die KLÖPPELSPITZEN, die noch hier gefertigt werden.
In CASTELPETROSO errichtete man 1890 die Basilica Minore dell’ADDOLORATA (mitten im Grünen), nachdem 1888 mehreren Menschen die Muttergottes erschienen war. In der Grotte kann man die Madonna mit ausgebreiteten Armen sehen, mit sieben Dolchen in der Brust.
PESCHE ist für seine KRIPPEN bekannt (die Krippe in der Krippe); diese Krippen sind aus den unterschiedlichsten Materialine gefertigt worden (sogar aus Zigarettenschachteln). – Anders AGNONE, wo noch heute GLOCKEN gefertigt werden, die das Markenzeichne des Heiligen Stuhles tragen, gehörte der Ort und die Region doch durch Jahrhunderte zum Kirchenstaat.
Nicht versäumen sollte man einen Besuch bei den Wasserfällen: CASCATE di CARPINONE, die zu einem echten Boom im Tourismus geführt haben; ähnlich wie die PONTE TIBETANO (300m lang und 140 m über dem Boden) in Roccadandati und schließlich CIVITACAMPOMARANO – das Dorf der MURALES. Im Nationalpark, der 3 Regionen umfasst – Abruzzo, Lazio und Molise – können Exkursionen zu Fuß, mit dem Fahrrad oder auch zu Pferd unternommen werden.
Natürlich durfte ein Hinweis auf die sprachlichen Minderheiten nicht fehlen: kroatisch, aber vor allem arberesh – die Sprache der Albaner, die vor Jahrhunderten vor den Türken geflohen sind und sich hier niederließen.
Ein Abstecher an den Strand in TERMOLI (32.000 EW) mit seiner Burg CASTELLO SVEVO und den TRABUCCHI di Celestino (Fischfangmethoden an der Adria) rundete das Bild dieser Region ab.
UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL MOLISE
Sono esattamente 949 i km che dividono Klagenfurt am Wörthersee da Campobasso, il
capoluogo della regione che andremo a visitare. Siamo in MOLISE, una piccola regione di
4461 km2, la regione più giovane d’Italia (nata solo nel 1963), ai più sconosciuta, ma a
poche centinaia di chilometri da Roma e da Napoli e ricca di sorprese: luoghi storici ricchi di
cultura, il mare, la montagna, il cibo.
Il viaggio inizia proprio da Campobasso con la scoperta dei suoi luoghi storici più
importanti, come il Castello Monforte, che domina sulla città, fino alle sue usanze che ancora
oggi sono molto sentite dalla popolazione e attirano numerosi turisti: la Processione del
Venerdì Santo con i suoi incappucciati oppure l’Infiorata del 31 maggio, in cui le strade della
città vengono decorate da fiori.
Una volta scoperto il capoluogo, ci sposteremo nella vicina Isernia per visitare il suo tipico
centro storico articolato da piccoli vicoli in cui perdersi passeggiando, la sua maestosa
cattedrale di San Pietro Apostolo e per scoprire l’antica arte del tombolo, a cui le signore
anziane ancora si dedicano. Una visita speciale meriteranno, nel nostro percorso, anche il
Santuario dei Santi Cosma e Damiano e, a pochi km da Isernia, la Basilica Minore dell’Addolorata, in
stile neogotico, che si erge tra i colli come un castello delle favole e dove è possibile percorrere
anche la Via Matris, un percorso immerso nella natura che giunge fino al luogo dell’apparizione
della Madonna, dove vi è una sorgente e, nelle sue vicinanze, un altare di cristallo, dove vengono
celebrate le messe in primavera e in estate.
Il viaggio alla scoperta dei borghi molisani prosegue a Fornelli, un piccolo borgo eletto tra i
più belli d’Italia e a Pesche, un vero e proprio presepe di dimensioni reali e, spostandosi ancora di più
nell’entroterra, è possibile visitareanche Agnone, famosa per la produzione di campane.
Oltre a visitare i borghi e i luoghi di cultura, in zona, è possibile anche immergersi in toto
nella natura visitando il Ponte Tibetano di Roccamandolfi con il suo castello e le cascate di
Carpinone (la cascata del Carpino e la cascata di Schioppo), includendo, se siamo in
primavera o estate, delle attività come il rafting o il river trekking: delle guide ci condurranno
in un percorso all’interno del fiume Carpino fino all’arrivo alle cascate.
Una volta visitato l’entroterra, è il momento di spostarsi verso la costa: una prima sosta la
merita il paese di Civitacampomarano, diventato molto famoso per la sua street art e i
murales. Una volta ripartiti, arriviamo nella città di Termoli, dove possiamo visitare il Castello Svevo,
il borgo e il centro storico, ma, soprattutto, possiamo goderci l’aria di mare e ammirare i trabocchi,
antiche strutture utilizzate dai pescatori e presenti ancora oggi lungo la costa adriatica.
Nella zona costiera è anche possibile incontrare delle minoranze linguistiche, come la minoranza croata e le
minoranze arbëreschë, comunità che si sono stanziate molti secoli fa nei territori molisani e hanno mantenuto la
loro lingua e le loro tradizioni.
Il nostro percorso, però, include anche la scoperta delle specialità culinarie molisane. Tra i piatti assolutamente
da assaggiare ci sono le sagne e fagioli (la cui appartenenza è contesa tra il Molise e il vicino Abruzzo), il caciocavall
o impiccato, i cavatelli e, naturalmente, la tipica cipolla di Isernia e il tartufo. Il tutto da assaggiare nei tipici ristoranti o,
ancora meglio, durante le numerose sagre che vengono organizzate d’estate, come la sagra del tartufo oppure da acquistare
nei numerosi negozi di prodotti artigianali.
Maria Cristina DI PLACIDO